
Collana Incontri, 5
2017, Softcover, Italian
17x24 cm, 172 pages
ISBN: 9788898391721
€ 25,00
Il ’77, una storia di quarant’anni fa nei lavori di Tano D’Amico e Pablo Echaurren. Una storia magmatica, quella raccontata in queste pagine fatta di testimonianze, ricordi, analisi, emozioni, immagini, storia polifonica, policentrica, plurale, a volte drammatica, come lo è stata quella del movimento del ’77. Gli autori di questo libro concordano sulla necessità di contrastare dimenticanze, falsificazioni, rimozioni e mistificazioni. Il ’77 non può e non deve essere espunto dalla storia. Ultima avanguardia di massa che provò a sovvertire collettivamente la società tenendo in vita un’idea di felicità pubblica, di resistenza alla depoliticizzazione, alla privatizzazione, il ’77 non può essere lasciato ai vincitori.
Questo libro racconta l’assalto al cielo (finalmente il cielo è caduto sulla terra) di chi voleva tutto, di chi ha visto e vissuto il futuro possibile vivendo nel proprio presente, attraverso l’analisi delle opere di due artisti. Le fotografie di Tano D’Amico, il fotografo dei vinti, dei senza volto, dei senza storia di sempre, degli ultimi. La poetica bellezza del suo bianconero privo di incertezze, assoluto, rigoroso, robusto, si impone e si consegna nel tempo al di là di ogni tentativo di censura nel solco della migliore fotografia italiana del novecento. La sperimentazione artistica e culturale che nel ’77 diventa, per la prima volta nella storia, pratica e linguaggio di massa incontra nelle opere di Pablo Echaurren il proprio specchio. La trasversalità dei linguaggi, dei segni, il dentro e fuori dell’opera, il capovolgimento dell’alto e del basso, i tanti mosaici espressivi, trovano nella caleidoscopica produzione dello straordinario unico e imprevedibile artista il punto di maggiore espressione e sintesi. A proposito di assalti al cielo, in quell’anno sui muri si scriveva presto occuperemo il paradiso, e si gridava l’inferno è rosso il paradiso lo sarà!
Tano D'Amico
(Filicudi, 1942) Giornalista professionista, fotoreporter, ha partecipato alla fondazione del giornale «Lotta Continua». Dagli anni Sessanta non ha mai smesso di raccontare le manifestazioni di piazza. Ha realizzato reportage su carceri, manicomio, conflitti internazionali (Irlanda, Palestina, la Spagna franchista, il Portogallo della rivoluzione dei garofani, Somalia e Bosnia), migranti e rom. Il suo sguardo si distingue subito da quello degli altri fotografi. Tano è il fotografo dei senza potere, dei vinti, di cui riesce a cogliere la bellezza umana nel disagio sociale. Le sue immagini restituiscono dignità a coloro cui la dignità è stata tolta. Li rappresenta con complicità, simpatia, partecipazione, facendo del bianco e nero e dell'obiettivo 35 millimetri una precisa scelta stilistica.
Pablo Echaurren
(Roma, 1951) Artista italiano, inizia a dipingere sotto la guida di Gianfranco Baruchello e Arturo Schwarz, suo primo gallerista. Dagli anni Settanta espone in Italia e all’estero. Negli anni Ottanta e Novanta realizza numerosi fumetti d'avanguardia come Caffeina d’Europa, una delle prime graphic novel. La sua produzione si è sviluppata all’insegna della contaminazione fra generi, fra alto e basso, arte e arti applicate, secondo un approccio progettuale, manuale e mentale, tipico del laboratorio. Ne discende un’idea dell’artista come artefice e inventore a tutto campo (pittura, ceramica, illustrazione, fumetto, scrittura, video), indifferente agli steccati e alle gerarchie che solitamente tendono a comprimere la creatività. Innumerevoli le pubblicazioni e le esposizioni personali in tutto il mondo.
Tano D'Amico
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