Manuela Fugenzi, Walter Rosenblum

They fight with cameras

Walter Rosenblum in WWII
from D-Day to Dachau

edited by Manuela Fugenzi

Fotografia
2014, Hardcover, English
17x24 cm, 96 pages
ISBN: 9788898391219

€ 25,00
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Sinossi

Fotografie e documenti di prima mano ricostruiscono l’esperienza in guerra di Walter Rosenblum, uno dei più decorati fotografi della Seconda Guerra Mondiale, permettendoci di riconoscere e ricordare con la sua testimonianza il lavoro di tutti quei fotografi che durante il conflitto scelsero di combattere con la macchina fotografica (to fight with cameras). Fotografo per più di cinquant’anni e importante riferimento della fotografia del XX secolo, Rosenblum è l’autore della fotografia in copertina Omaha Beach Rescue, che continua ad essere utilizzata per ricordare il D-Day. Daniel Allentuck, sceneggiatore e genero di Walter Rosenblum, nonché esperto della Seconda Guerra Mondiale, ne ricostruisce le circostanze chiarendo inequivocabilmente la genesi della celebre icona dello sbarco.

Allegati
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Manuela Fugenzi
Curatrice indipendente e giornalista photo editor nell’editoria libraria e periodica dalla metà degli anni Ottanta. Ha pubblicato monografie e saggi di taglio storico e critico, tra cui: Il mito del benessere, 1981-1990 (1999), Il secolo delle donne. L’Italia del Novecento al femminile (2001), L’evoluzione del mezzo tecnico in La fotografia in Italia. 1945-2000 annale della Storia d’Italia Einaudi (2004), Testimonianze dal mondo in conflitto: fotogiornalismo e fotografia documentaria nel XXI secolo, in Il Terzo Millennio dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana (2009). Vive a Roma.

Walter Rosenblum
(New York City, 1919–2006) Ha esercitato la professione di fotografo per più di cinquant’anni contribuendo notevolmente all’affermazione della fotografia nel corso del ventesimo secolo. A 18 anni entrò a far parte della Photo League, dove conobbe Lewis Hine e altri significativi fotografi tra i quali Berenice Abbott e Paul Strand, del quale fu allievo. Più tardi in questa organizzazione divenne responsabile del comitato espositivo, caporedattore della rivista Photo Notes, e infine presidente. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Rosenblum prestò servizio come fotografo e cineoperatore nell’esercito americano e partecipò allo Sbarco in Normandia a Omaha Beach. In seguito, il suo gruppo di 5 cineoperatori venne affiancato a varie unità da combattimento stanziate in Francia, Germania e Austria. Fu così che si trovò tra i primi a filmare l’interno del campo di concentramento di Dachau. Rosenblum è stato uno dei fotografi più decorati della Seconda Guerra Mondiale. Tra le medaglie ricevute figurano la Silver Star, la Bronze Star, la Purple Heart e una Presidential Unit Citation. Ha avuto il riconoscimento del D-Day Museum di New Orleans ed è stato insignito del titolo di Liberatore di Dachau dal Centro Simon Wiesenthal. Rosenblum ha fotografato alcuni dei più significativi eventi del ventesimo secolo: l’esperienza degli immigrati nella Lower East Side di New York, la Seconda Guerra Mondiale, i rifugiati della guerra civile spagnola in Francia, la vita del quartiere di Harlem, del Bronx e di Haiti. La sua carriera è stata arricchita da un’intensa attività didattica, iniziata nel 1947 presso il Brooklyn College (CUNY). Inoltre ha insegnato alla Yale Summer School of Art per 25 anni e alla Cooper Union, così come ai Rencontres internationales de la Photographie d’Arles (Francia), al C.R.A.F (Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia) di Spilimbergo (Italia) e a San Paolo (Brasile). Nel 1998 l’International Center of Photography gli ha conferito l’Infinity Award for Lifetime Achievement assieme alla moglie Naomi Rosenblum, celebre storica della fotografia. Con lei Rosenblum ha curato numerose mostre di respiro internazionale, tra cui la fondamentale retrospettiva dedicata a Lewis Hine nel 1977 dal Brooklyn Museum e quindi esposta in numerose sedi negli Stati Uniti e successivamente ospitata in Cina, quale prima mostra proveniente da un museo americano. Le sue fotografie sono presenti in oltre 40 collezioni internazionali, incluso il J. Paul Getty Museum, la Library of Congress, la Bibliothèque Nationale di Parigi e il Museum of Modern Art di New York.