

Nel linguaggio della geopolitica Fault lines è un confine tra due aree geografiche attigue in conflitto. La Turchia per la sua collocazione geografica e simbolica tra l'Europa e l'Asia rappresenta un’area in cui le tensioni rischiano di diventare sempre più pericolose, in cui modernità e tradizione, valori secolari e Islam, democrazia e repressione con difficoltà coesistono. Il fotografo George Georgiou ha trascorso ben cinque anni in Turchia e viaggiando per il paese si è interrogato su questi cambiamenti concentrando la sua attenzione sulla vita di tutti i giorni.
George Georgiou
Nato a Londra da genitori greco-ciprioti, ha fotografato a lungo nei Balcani, Europa dell’Est e Turchia, vivendo e lavorando in Serbia, Grecia e per gli ultimi anni ad Istanbul. Il suo lavoro è centrato sull’identità dei popoli e sulle comunità divise tra culture e ideologie diverse.
I premi che ha ricevuto includono due World Press Photo nel 2003 e nel 2005 e un Nikon Press Award UK per il miglior saggio di fotografia nel 2000. Dal 2008 è rappresentato in Italia dall’agenzia Prospekt.
Whitney Johnson, The New Yorker, 23/09/2010
Off the shelf: George Georgiou's Turkey
Adam Stoltman, New York Times Lens Blog, 20/08/2010
George Georgiou in Modern Turkey

Luca Nizzoli Toetti
Almost Europe

Manolo Cinti
Il prezzo della libertà

Marco Bulgarelli
Danubius

Matteo Bastianelli
The Bosnian identity

Ivo Saglietti
Lo sguardo inquieto

M.Luisa Gaetani d'Aragona
Save Syria

Luca Sola
Libia / Appunti di guerra

Laura Salvinelli
Hospital life in Afghanistan

Robert Marnika, Valeria Brancato
Zadar 1991

Pietro Masturzo, Carlo Maddalena
Tehran echoes

Euro Rotelli
New York, Paul Auster and me (eng)

Euro Rotelli