Le immagini del libro e le loro storie, a metà tra il presente e il passato, sono frammenti di tesori dimenticati e inaccessibili: le barche che affondano, il molo di un porto, la visione prospettica del mare e dei suoi odori.
Metaforicamente queste fotografie nascono nell’istante stesso in cui l’autore le ha immaginate, poi si è trattato solo di avere la giusta pazienza di trovare un riscontro nel quotidiano, meglio ancora se in luoghi apparentemente anonimi dove sfrecciano altre centinaia di persone; sentire quella freccia gelata perforatrice dell’inconscio che molti chiamano déjà vu e tessere una corrispondenza tra mondi paralleli.
Chris Rain
È un artista visivo, di origine americana, nato e cresciuto in Italia. Autodidatta, costretto ad un ambiente a lungo isolato, ha perseguito la propria ricerca comunicativa dapprima in ambito musicale, poi tramite il medium fotografico. Vincitore del 1° premio del Festival Fotoleggendo 2009, vive e lavora a Roma.
Elena Ovecina, FotoCult, 01/07/2010
Lui, la neve...
Camilla Mozzetti, Inside Art, 20/05/2010
Memorie fotografiche
Flavia Montecchi, Fotografare, 01/04/2010
Scrittore di immagini
Euro Rotelli
New York, Paul Auster and me (ita)
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Alpecedario
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Unbreakable
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I won't come down
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Time in Jazz diary 2021
Marialba Russo