

Questo libro, a cura di Gabriel Cachio Millet con fotografie di Claudio Corrivetti, è un omaggio all’alta autorità di Dino Campana. Per dirla come Borges, qui si trova, senza pretendere di essere esaurienti, ciò che smarrisce l’oblio e ciò che la memoria trasforma in quei poeti maggiori e minori che hanno seguitato a “solfeggiare”, lungo il secolo passato sul nome di Dino Campana.
La raccolta comprende versi e pagine in prosa appartenenti a Sibilla Aleramo, Giorgio Caproni, Vincenzo Cardarelli, Primo Conti, Alda Merini, Amelia Rosselli, Camillo Sbarbaro, Roberto Vecchioni e numerosi altri.
Gabriel Cacho Millet
Giornalista e autore di opere teatrali, lo scrittore argentino Gabriel Cacho Millet è anche studioso di letteratura contemporanea, in particolare di Dino Campana, Luigi Pirandello, Jorge Luis Borges, Primo Conti, Emanuel Carnevali. Tra le sue pubblicazioni oltre al libro Emanuel Carnevali. Racconti di un uomo che ha fretta, nel 2005 ha curato l'epistolario di Carnevali con Benedetto Croce, Giovanni Papini e Carlo Linati (Voglio disturbare l'America, 1980) e altri scritti (Saggi e recensioni, 1994; Diario bazzanese e altre pagine, 1994). In collaborazione con Primo Conti è autore di La gola del merlo. Memorie provocate, che vince il Premio Viareggio Straordinario nel 1984.
Claudio Corrivetti
(Roma, 1960) Studia all’Accademia di Belle Arti e presso la facoltà di Architettura all’Università di Roma. Attratto dalla grande fotografia umanistica francese e americana degli anni ‘50, comincia a collaborare con quotidiani e riviste. L’incontro con l'amico e maestro Tazio Secchiaroli è l'occasione ideale per sviluppare una nuova visione sulla fotografia e, dopo una breve parentesi nel cinema, inizia a viaggiare per realizzare reportage. Nel 1994 fonda la casa editrice Postcart, affiancando all’attività editoriale la ricerca personale tra fotografia, musica, polaroid e disegno. I suoi lavori sono confluiti in numerose pubblicazioni e mostre: tra le ultime a Roma, la personale I luoghi di Dino Campana, durante il festival Fotoleggendo 2008 e Roma in bianco e nero presso la FNAC e il Palazzo delle Esposizioni, nell'ambito del Festival della Fotografia 2008.
Dino Campana
Nato a Marradi, 20 agosto 1885, è autore dell'opera poetica i Canti Orfici (1914) e di altre raccolte pubblicate postume tra cui Il Taccuino, il Taccuinetto faentino e Il più lungo giorno. Una prima stesura degli stessi Canti Orfici ritrovata solo nel 1971 è al centro di uno dei casi più controversi della storia della letteratura italiana.
Campana è stato accostato per gusto poetico al Simbolismo francese, alle avanguardie europee d'inizio Novecento e alla poesia orale toscana. Prima del suo definitivo internamento in una casa di cura presso Badia a Settimo (Scandicci), viaggiò per molti paesi europei e in Sudamerica.

Dino Campana
Dolce e illusorio Sud

Claudio Corrivetti
Polaroid

Leonard Freed, Claudio Corrivetti
VeniceVenezia

Claudio Corrivetti
La via del colore

Claudio Corrivetti
Fili d'inchiostro

Andrea Attardi
La libertà del fotografo

Franco Zecchin
Letizia

Euro Rotelli
New York, Paul Auster and me (eng)

Euro Rotelli
New York, Paul Auster and me (ita)

Manuel Cicchetti
Tempo intermedio

Gianfranco Mura
Time in Jazz diary 2021

Marialba Russo