Silvio Canini

Alieni maledetti

with essay by Carlo Negri
afterword by Michele Smargiassi

Fotografia
2020, Paperback with silk-screen printed
PVC dust-jacket, Italian
18,5x22 cm, 80 pages, 500 copies
ISBN: 9788831363280

€ 25,00
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Sinossi

Silvio Canini, fotografo, lavora incessantemente da vent’anni per raccontare la magia della riviera romagnola. Quattro anni fa, si accorge all’improvviso della strana presenza di ombre attaccate ai bagnanti che sembravano tutt’altro che appartenere ai bagnanti stessi. Da quel momento, giorno per giorno, tra coraggio e paura, documenta con il suo smartphone tutto quello che un occhio normale non riesce a vedere, e cioè le strane presenze, gli inequivocabili segnali di contatti alieni, le loro posizioni strategiche, i punti di raccolta, ombre che svelano la presenza di un’altra dimensione, alieni celati in corpi di banali bagnanti che all’occhio vigile del Canini non riescono però a nascondere questo terribile segreto. L’epilogo di tale incontro, viene raccontato in questo libro/documento dall’amico scrittore Carlo Negri, che come un detective dell’assurdo descrive la scomparsa di Silvio Canini, il ritrovamento dello scottante archivio fotografico, nonché del suo diario personale in cui il fotografo racconta la sua surreale caccia all’alieno. Alla fine del libro, una lettera dell’amico Michele Smargiassi che...

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Allegati
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Silvio Canini
Artista poliedrico, esplora con grande facilità e freschezza un’ampia gamma di soggetti. Attento osservatore, riesce a trasformare un reportage in qualcosa che supera il tipico approccio di questo mezzo espressivo. È un artista in grado di contaminare i suoi lavori con linguaggi stilistici differenti che, come per incanto, si trasformano in opere suggestive e sempre coerenti. Nel 1998 pubblica We are Open (Aiep Editore). Il libro viene premiato lo stesso anno alla Biennale della Fiaf con il Premio Città di Prato. L’anno seguente si riconferma miglior libro all’edizione annuale di Photo Padova. Nel 2002 pubblica Venditori D’ombra (Aiep Editore), un lavoro a colori sulle spiagge Romagnole. Mare del silenzio (2005), è un’opera in cui scenari onirici condividono la scena con forme astratte, di grande senso estetico e mai scontate. Vincitore di diversi premi, questo progetto è stato pubblicato nel febbraio del 2006 nell’allegato ventiquattro del quotidiano Il Sole 24 ore. Le sue opere sono state esposte in Italia e all’Estero con grande favore di critica e di pubblico. Tra le affermazioni più significative si ricordano: la menzione d’onore alla 24th Biennale Photos Monochrome in Cina, e il XX premio Internazionale Guglielmo Marconi di Bologna per l’arte elettronica, in compagnia di Emilio Vedova per la pittura e Arnaldo Pomodoro per la scultura. La sua arte non si limita all’oggetto statico fornito dalla ripresa fotografica, ma esplora con efficacia il video, ottenendo anche in questo contesto alcuni importanti riconoscimenti al Bellaria Film Festival. Degno di nota anche il suo video Hypno-bici. Nel suo curriculum costellato di premi, Canini può anche annoverare una partecipazione alla trasmissione televisiva ANNOZERO di Michele Santoro con fotografie scenografiche. Dal 2008 è proprietario della 36° Spazio Gallery di Bellaria. Nel 2011 pubblica RimiNy, in collaborazione con Cristina Brolli, un incrocio di sguardi su Rimini e New York City.