
Giovanni Chiaramonte
Verso Gerusalemme
Antonio Sichera, Umberto Fiori
Fotografia
2019, Paperback, Italian
12x17 cm, 80 pages, 1000 copies
ISBN: 9788831363006
€ 12,00
«Il breve testo sull’opera e sul pensiero di Giovanni Chiaramonte che segue fa parte di un più ampio studio sul tema della luce pubblicato nel 2004. In questo studio ho cercato di mostrare come, all’interno dell’esperienza umana, nessuna riflessione sulla luce può evitare di confrontarsi con le questioni relative alla natura dello sguardo e allo statuto dell’immagine: ogni seria interrogazione sulla luce è costretta a riflettere al tempo stesso anche sullo sguardo e sull’immagine. È proprio in rapporto a questo intreccio antropologicamente essenziale che l’opera di Chiaramonte mi sembrò particolarmente significativa, imboccando una strada che in questi ultimi quindici anni si è fatta sempre più chiara e matura.
Nelle poche pagine del 2004 mi soffermavo soprattutto su due aspetti delle fotografie dell’artista: il loro continuo richiamo all’uomo, all’esperienza umana della luce all’interno dello sguardo, e in secondo luogo il loro evidente rinvio all’infinito, da intendere soprattutto, anche se non solo, «evitando la trappola di facili spiritualismi», «in riferimento all’obiettivo e all’apertura di campo della macchina fotografica». Chiaramonte chiamava e chiama tuttora la prospettiva in cui egli opera «realismo infinito»; l’espressione è magnifica, anche perché, così almeno a me sembra, è forse l’unica ad essere adeguata alla misura, cioè alla ratio, a cui il particolare modo d’essere dell’uomo con insistenza rinvia.» — Silvano Petrosino
Giovanni Chiaramonte
Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. L’immagine di Chiaramonte ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale, nel segno dell’infinito che si apre nel tempo istantaneo proprio della fotografia.
Tra le sue opere: Giardini e paesaggi, 1983; Terra del ritorno, 1989; Penisola delle figure, 1993; Westwards, 1996-2014; Milano_Cerchi della città di mezzo, 2000; Frammenti dalla Rocca_Cefalù, 2002; Dolce è la luce, 2003; Come un enigma_Venezia, 2006; Nascosto in prospettiva, 2007; In Berlin, 2009; L’altro_Nei volti nei luoghi, 2010-11; E.I.A.E._Et In Arcadia Ego, 2012; Interno perduto, 2012; Piccola creazione, 2013; Jerusalem_Figure della promessa, 2014; La misura dell’Occidente, con Alvaro Siza, 2015-2018; Evolving European City con Giuseppe Marinoni, 2015; Ultima Sicilia, 2016; Salvare l’ora, 2018; Verso Gerusalemme, 2019.
Dal 1974 ha esposto in mostre personali e collettive in Europa e in America, alla Triennale di Milano nel 2000, 2009, 2011 e alla Biennale di Venezia nel 1992, 1993, 1997, 2004, 2013.
Ha fondato e diretto collane di fotografia per diversi editori italiani, pubblicando in oltre 100 volumi i più importanti maestri della fotografia del XX secolo.
Nel 2005 l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura. Nel 2010 è presente all’Expo di Shangai con Nascosto in prospettiva. Nel 2021 viene nominato Benemerito dell’Accademia di San Luca.
Insegna Storia e Teoria della Fotografia alla Libera Università IULM in Milano.
Giovanni Chiaramonte
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