Giorgio Barrera
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Lavora con la fotografia, il video e la scrittura. Focalizza la sua ricerca sull'analisi e l'originalità dei linguaggi visivi, sulla creazione di immaginari, sul rapporto realtà e soggettività e sul rapporto fra opera d'arte e fruitore. La sua ricerca si estrinseca attraverso svariate sperimentazioni e metodologie progettuali. Ha esposto internazionalmente, vinto diversi premi, curato mostre e scritto saggi sulla fotografia. È stato assistente di Joel Meyerowitz ed ha vinto, tra gli altri, i premi Baume & Mercier, Canon, FNAC ha collaborato con vari Istituti di Cultura Italiani, con il Mibact e altre varie istituzioni e gallerie. Ha esposto all'Art Institute of Chicago, alla Somerset House a Londra, il Palazzo delle Esposizioni di Roma, il Museo Diocesano di Venezia, il Contact il Festival di Toronto. Nel 2017 ha pubblicato un saggio dal titolo La battaglia delle immagini (Postcart) che introduce una forma creativa di media attivismo da realizzarsi con le immagini. È stato direttore artistico del Festival di Ragusa, ed è tra i fondatori del collettivo artistico Fotoromanzo Italiano protagonista di COOP Unseen Amsterdaam nel 2018. Sempre nel 2018 è stato co-curatore della mostra Supercity tenutasi presso il MUFOCO. Attualmente sta realizzando una ricerca sull'uso dei colori nelle architetture di Edoardo Gellner in residenza a Dolomiti Contemporanee e un suo documentario sulla tempesta VAIA è in mostra alla biennale di architettura di Venezia 2022. Docente alla Accademia di Belle Arti di Palermo e alla scuola BAUER di Milano per la quale cura i seminari Anatomia e dinamica di un territorio, realizzati in collaborazione con Dolomiti Contemporanee. Di recente vincitore con Fotoromanzo Italiano di una residenza di artista per Lunigiana Land Art, si interessa di ambiente, territorio, agricoltura e in generale dei processi della natura.