Mario Spada
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(Napoli, 1971) dove vive e lavora. Alla fine degli anni ‘90, intraprende un intenso lavoro sulla microcriminalità nel capoluogo partenopeo, che approfondisce negli anni, mostrando i lati più oscuri e intimi appartenenti alle frange più povere e alle subculture della città. Premiato al Festival internazionale della fotografia di Savignano nel 1999, nel 2001 inizia a collaborare con l’agenzia Contrasto e vince il premio Canon Giovani fotografi con un reportage sui Mastiffs: uno dei gruppi ultras del Napoli. Nel 2004 espone a New York il progetto Oxymora, che gli scatti in bianco e nero su Napoli. Lo stesso anno lascia Contrasto e inizia a lavorare come freelance. Nel 2006, partecipa al volume Made in Italy, edito da Trolley Ltd e fonda il LA.NA., spazio indipendente di “produzione e dimostrazione” a Napoli, curando le seguenti mostre di fotografia: Made in Italy, Tracce di Gomorra, Pornoland, Burma Tales, My Exodus. Nel 2007 partecipa come fotografo di scena al film Gomorra e, con la stessa serie di foto, riceve nel 2009 la Medaglia d’oro per il colore della dodicesima edizione di CliCiak. Da questa esperienza nasce la pubblicazione Gomorra on set, pubblicato da Postcart edizioni. Nel 2012 esce nelle sale Napoli 24, un film plurale, è autore insieme a Paolo Sorrentino, Bruno Oliviero e Pietro Marcello tra gli altri, realizzando uno dei 24 corti che raccontano la città. Nel corso degli anni ha realizzato numerosi reportage e lavorato come fotografo di scena su film quali Capri Revolution di Mario Martone. Più recentemente per il museo Madre di Napoli ha realizza una videoinstallazione editando 92 fotografie dall’archivio fotografico rinvenuto dopo 50 anni del film 81/2 del fotografo Paul Ronald, in omaggio al regista Federico Fellini per il centenario della sua nascita.