Lia Pasqualino
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Nata a Palermo, in una famiglia di artisti e intellettuali, la nonna era la grande pittrice Lia Pasqualino Noto, sodale di Guttuso e membro del gruppo dei Quattro. Il padre Antonio, medico e antropologo, uno dei più celebri studiosi di marionette del mondo, ha fondato a Palermo il Museo Internazionale delle marionette, poi diretto dalla madre danese, Janne Vibaek, anche lei antropologa. Dopo essersi diplomata all’Istituto di Patologia del libro di Roma, e avere esercitato per qualche tempo la professione di restauratrice della carta, ha incontrato Letizia Battaglia e Franco Zecchin. Dal 1986, anno in cui ha seguito un loro corso a Palermo, si è dedicata esclusivamente alla fotografia, alternando il reportage alla fotografia di scena. Ha pubblicato i volumi Il manoscritto del principe edito da Federico Motta Editore (2000) e Intorno a Viaggio segreto (2006) edito da Contrasto. Nel 2008, a Milano, alla galleria Corso Magenta 10 di Adi Corbetta, ha fatto conoscere al pubblico per la prima volta la sua ventennale attività di ritrattista, con una mostra presentata da Ferdinando Scianna. Nel 2009 lo Studio Angeletti di Roma ha presentato una sua mostra a cura degli Incontri Internazionali d’Arte. Lo stesso anno, a Palermo, ha partecipato alla mostra collettiva La camera dello sguardo, a cura di Achille Bonito Oliva. Dal 2011 fino al 2016 ha partecipato alla mostra Darkroom Project, che si è tenuta a Muro Leccese. Nel 2013 la città di Fiume le ha dedicato una mostra dal titolo Prove di memoria. Nel 2017 ha esposto alla Galleria del Cembalo di Roma un ciclo di fotografie dal titolo Attraverso e ha partecipato alla mostra collettiva Segreto curata da Letizia Battaglia nel nuovo Centro Internazionale di fotografia a Palermo. Nel 2018 ha partecipato alla mostra collettiva Il Mostro 10, curata da Luciano Corvaglia presso la galleria TAG di Roma. Vive a Roma, con il marito, Roberto Andò, e la figlia Giulia.