Giovanni Chiaramonte
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Nato nel 1948 a Varese da genitori di Gela, Giovanni Chiaramonte comincia a fotografare alla fine degli anni Sessanta, operando per la ripresa della forma figurativa, seguita alla stagione astratta e informale di certe tendenze della Pop-Art e dell’Arte Concettuale del XX secolo. L’immagine di Chiaramonte ha come tema principale il rapporto tra luogo e destino nella civiltà occidentale, nel segno dell’infinito che si apre nel tempo istantaneo proprio della fotografia. Tra le sue opere: Giardini e paesaggi, 1983; Terra del ritorno, 1989; Penisola delle figure, 1993; Westwards, 1996-2014; Milano_Cerchi della città di mezzo, 2000; Frammenti dalla Rocca_Cefalù, 2002; Dolce è la luce, 2003; Come un enigma_Venezia, 2006; Nascosto in prospettiva, 2007; In Berlin, 2009; L’altro_Nei volti nei luoghi, 2010-11; E.I.A.E._Et In Arcadia Ego, 2012; Interno perduto, 2012; Piccola creazione, 2013; Jerusalem_Figure della promessa, 2014; La misura dell’Occidente, con Alvaro Siza, 2015-2018; Evolving European City con Giuseppe Marinoni, 2015; Ultima Sicilia, 2016; Salvare l’ora, 2018; Verso Gerusalemme, 2019. Dal 1974 ha esposto in mostre personali e collettive in Europa e in America, alla Triennale di Milano nel 2000, 2009, 2011 e alla Biennale di Venezia nel 1992, 1993, 1997, 2004, 2013. Ha fondato e diretto collane di fotografia per diversi editori italiani, pubblicando in oltre 100 volumi i più importanti maestri della fotografia del XX secolo. Nel 2005 l’Università di Palermo gli conferisce la Laurea honoris causa in Architettura. Nel 2010 è presente all’Expo di Shangai con Nascosto in prospettiva. Nel 2021 viene nominato Benemerito dell’Accademia di San Luca. Insegna Storia e Teoria della Fotografia alla Libera Università IULM in Milano.