III^ ediz. aggiornata e ampliata
Postwords n. 2
Dall’antica Grecia in poi, la nostra cultura vive nell’angoscia
di vedere scomparire tutto: dai più intimi affetti a tutti gli
oggetti. Instancabile, come il peggiore dei mostri, il tempo
ci appare come il fagocitatore di tutto. Con la fotografia,
l’Occidente ha arginato una parte di questa angoscia che
deriva dal nichilismo sul quale si fonda. La fotografia
ha dato all’individuo occidentale la possibilità di creare
un frammento di eternità, senza dovere abbandonare la
convinzione che niente è eterno.
Con questo libro, ampliato di ben settanta pagine rispetto
alla prima edizione e con una nuova cover, Diego Mormorio
torna ad affrontare il tema della storia della fotografia
attraverso i tempi di posa - un approccio insolito e originale
che ha affascinato i lettori delle due precedenti edizioni.
Un’intensa carrellata di immagini guida il lettore dall’origine
greca della fotografia, fino alle immagini a illuminazione
stroboscopica di Edgerton, alle sperimentazioni di Gjon
Mili, passando per il suggetivo mondo del primo reportage,
realizzato nel 1843 da David Octavius Hill e Robert
Adamson, nel villaggio di pescatori di Newhaven, ora parte
di Edimburgo.
ISBN 978-88-98391-39-4
PAGINE 192
FORMATO 12cm x 20cm
ANNO 2016
Carta Symbol Tatami white gr.115 Fedrigoni
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